“E’ stata una scelta difficile ma profondamente ragionata. Sono stati 3 anni intensi, con alti e bassi ma quello che era cominciato come un sogno è diventato un incubo”.
Così Laura Alessandrini spiega le ragioni delle dimissioni presentate oggi, giovedì 21 maggio, dalla carica di consigliere comunale del Movimento 5 Stelle. Un ruolo che la 47enne di Colleverde, professione Chef de Rang, a giugno 2017 aveva conquistato con 56 voti e che ora lascia a beneficio di Domenico Gigliotti, 55 anni, nato e residente a Guidonia Centro, che alle elezioni di tre anni fa totalizzò 30 preferenze.
“Personalismi, guerre intestine sono state anteposto al bene della città – spiega in un post su Facebook la Alessandrini, l’unica portavoce pentastellata a rinunciare ai gettoni di presenza per devolverli agli alunni disabili – Non riuscivo a sopportare più questa situazione e con consapevolezza e dolore, ho deciso di fare questo passo indietro. Ringrazio tutti i miei colleghi della fiducia e del rispetto dimostratomi in questi anni, sottolineando che molto spesso ho trovato più resistenza all’interno della mia maggioranza che nei banchi dell’opposizione. Ringrazio molti dei miei assessori che hanno anteposto Guidonia Montecelio alle loro famiglie e a loro stessi.
Ringrazio i dipendenti comunali, che in questi anni mi hanno supportato e sopportato, motore di questo ente. In ultimo ma non per ordine d’importanza, ringrazio tutti i cittadini, ho sempre dato il massimo per rendere questa città migliore e a loro chiedo scusa per non essere stata in grado di farlo. Oggi finisce il mio impegno da Consigliere ma non finisce il mio impegno da cittadina per migliorare questa città”.
“La mia decisione – puntualizza al telefono con Tiburno.Tv – non è collegata alla nomina di Matteo Castorino a capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio comunale, è un ragazzo che merita rispetto e che ho votato anch’io. Ripeto, negli ultimi giorni si era acutizzata una guerra intestina in cui non mi ritrovo. Le Commissioni sono Organi Istituzionali, ma quando vengono trasformate in teatrini da qualcuno io me ne dissocio e non posso essere accostata a queste persone. Continuerò a combattere per un cambiamento culturale, senza di esso non si va da nessuna parte”.
“Tre anni fa – conclude Laura Alessandrini – avevo sposato la causa del Movimento perché ne condividevo valori e principi, ero convinta che la politica sarebbe stata una opportunità per portare quei valori e principi all’interno delle istituzioni: pensavo di farcela, ma non ce l’ho fatta”.